Si è svolto presso lo Stockholm waterfront center l’importante congresso internazionale della European Hip Society che ha visto centinaia di professionisti da tutti i continenti confrontarsi sulle attuali e future tecniche terapeutiche relative ai problemi dell’anca.
Dal confronto è emerso che la protesi mininvasiva anteriore sta avendo sempre più diffusione in ambito internazionale e per molti costiuisce la prima scelta nella chirurgia protesica di primo impianto. Le considerazioni su questa tecnica riguardavano l’esperienza del chirurgo che si approccia per la per la prima volta ad eseguirla: “Occorre un periodo di formazione affiancati ad un esperto di circa 40-50 interventi, non può essere considerata una tecnica one look – one made (una volta vista – una fatta) cioè che l’ortopedico la esegue senza aver avuto l’affiancamento di un tutor.